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Riforma del catasto: nuovi criteri per la determinazione della rendita
Riforma del catasto: localizzazione, qualità dell'immobile e superficie in metri i nuovi criteri
È stata presentata al pre Consiglio dei ministri di ieri la bozza del disegno di legge che delega il Governo alla ridefinizione del sistema fiscale, tra i cui ambiti d’azione spicca la revisione del Catasto fabbricati. Per la necessità di perequazione e trasparenza nel settore immobiliare, il Governo attuerà la revisione del Catasto in collaborazione con i Comuni.
A ciascuna unità immobiliare saranno attribuiti il relativo valore patrimoniale e la rendita, basandosi sui rispettivi valori medi ordinari espressi dal mercato in un arco temporale di tre anni, e sugli ambiti territoriali del mercato immobiliare. Per determinare il valore patrimoniale, nelle unità a destinazione ordinaria il processo estimativo deve tenere in considerazione il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie.
Diversamente da ora, come unità di misura sarà utilizzato il metro quadro e non più i vani. Per gli immobili a destinazione speciale, nel caso in cui non si possa fare riferimento ai valori di mercato, si utilizza il criterio del costo per gli edifici strumentali e quello reddituale se l’aspetto prevalente è costituito dalla redditualità.
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